Recupero crediti stragiudiziale e giudiziale: quali sono le differenze

Recupero crediti stragiudiziale e giudiziale: quali sono le differenze

Sono molte le realtà imprenditoriali che possono avere bisogno di fare affidamento su un servizio di recupero crediti, perchè alcuni dei loro clienti risultano morosi. Non tutti sanno che il recupero crediti può essere messo in atto in due diverse forme, può infatti essere stragiudiziale oppure giudiziale. Non conosci la differenza tra queste due tipologie di recupero crediti? Continua nella lettura, faremo insieme un po’ di chiarezza sulla questione.

Il recupero crediti stragiudiziale

Il recupero crediti stragiudiziale prevede l’invio al debitore di una serie di solleciti di pagamento. I solleciti di pagamento possono essere inviati in due diversi modi, in forma scritta oppure telefonicamente. Non scendono in campo quindi organi giurisdizionali. Quando scegliere un recupero crediti di questa tipologia? Quando dalla data di pagamento non è passato poi chissà quanto tempo e quando si crede che il debitore non abbia effettuato il pagamento per dimenticanza oppure per qualche piccolo problema economico di tipo momentaneo, transitorio. In questi casi il recupero stragiudiziale è la scelta migliore, anche perchè i tempi di lavorazione della pratica sono solitamente piuttosto brevi e inoltre non sono previsti costi di attivazione eccessivi, dato che non sussiste il pagamento delle tasse del giudizio.

Il recupero crediti giudiziale

Niente solleciti in questo caso, ma un vero e proprio decreto ingiuntivo nei confronti del debitore che viene emesso direttamente da un Giudice. Il decreto ingiuntivo ordina al debitore di effettuare il pagamento dovuto, con anche ovviamente gli interessi moratori. Il debitore è quindi obbligato ad effettuare il pagamento, pena il rischio di incorrere in problemi anche piuttosto gravi. Tra i problemi in cui il debitore può incorrere se non effettua il pagamento nel modo corretto, il pignoramento dei beni in suo possesso ovviamente, ma anche il blocco del suo conto corrente oppure il prelievo forzato di un quinto dello stipendio. Anche nel caso in cui quindi il debitore non effettui i pagamenti dovuti, si ha comunque la possibilità di ottenere i soldi che spettano.

Si tratta di una procedura indicata quando il debitore deve effettuare pagamenti che risalgono al passato, molto onerosi, o quando si ha la consapevolezza che non ha intenzione di pagare. Si tratta di una procedura consigliata anche nel caso in cui un eventuale recupero crediti stragiudiziale non abbia portato ai risultati sperati, nel caso in cui insomma tutti i solleciti inviati siano passati sotto silenzio.

Questa procedura porta a risultati certi, è vero, ma è necessario sottolineare che i tempi possono essere davvero molto lunghi. Inoltre anche i costi sono elevati, dato che è necessario sostenere le tasse che gravano sull’azione stessa del recupero e perché i legali su cui si decide di fare affidamento possono richiedere parcelle davvero molto salate.

Non è possibile risparmiare sul recupero crediti giudiziale? Certo che sì!

Come abbiamo poco fa avuto modo di osservare, il recupero crediti giudiziale può comportare spese piuttosto onerose. Proprio per questo motivo alcune realtà imprenditoriali decidono di non provare a recuperare i crediti più piccoli, quelli al di sotto dei mille euro.

Niente di più sbagliato. È sbagliato perchè la somma di tutti i piccoli importi dovuti può essere davvero molto elevata, un guadagno perso che nessuna realtà imprenditoriale invece dovrebbe affrontare. È sbagliato anche perché oggi esistono alcune realtà che permettono di risparmiare sulle spese che è necessario sostenere per il recupero crediti giudiziale, realtà che permettono al loro cliente di accedere al recupero crediti a titolo gratuito, senza dover anticipare alcuna spesa o costo. Ma queste realtà non vogliono essere pagate? Certo che sì, ma la quota loro spettante viene pagata in modo diretto dalla controparte debitrice, se e solo se il credito viene recuperato nella sua interezza.